Si tratta della degenerazione lenta e progressiva della cartilagine articolare (artrosi) che riveste líarticolazione trapezio-metacarpale situata alla base del pollice.La malattia colpisce pi˘ frequentemente le donne e compare dopo i 40 anni di et‡. » una delle localizzazione pi˘ comuni della artrosi primaria. Si manifesta con dolore nei movimenti di prensione del pollice: tipico il dolore evocato da attivit‡ quali svitare il coperchio di un barattolo, girare una chiave o aprire un rubinetto.Con l’aggravarsi della malattia si viene a creare una incongruenza progressiva della superfice articolare, con la formazione di imponenti calcificazioni(osteofiti) e corpi mobili intraarticolari. L’articolazione progressivamente si lussa e il metacarpo scivola creando una deformit‡ (tumefazione) alla base del pollice, dolorosa alla pressione, e soprattutto una riduzione della apertura del pollice allíesterno con notevole difficolt‡ all’afferramento degli oggetti. In un tentativo di compenso, l’articolazione vicina, la metacarpo falangea, si iperestende dando origine alla caratteristica deformit‡ a ìZî del pollice. La radiografia delle mani permette di fare una diagnosi pi˘ precisa di gravit‡ del quadro e grado díinteressamento delle altre articolazione della mano.
IL TRATTAMENTO
Il trattamento inizialmente puÚ essere conservativo e consiste nell’utilizzo di tutori che mantengano il pollice in una posizione di riposo oppure in terapie locali quali ultrasuoni, laser, ionoforesi. Qualora questi presidi risultino inefficaci, Ë preferibile, piuttosto che ricorrere allíuso di cortisone, procedere al trattamento chirurgico di denervazione selettiva articolare.Intervento chirurgico minimamente invasivo mirato unicamente al controllo del dolore. Consiste nel praticare tre piccole incisioni cutanee che permettono di eseguire, con tecnica microchirurgica, l’ablazione selettiva dei rami nervosi deputati alla conduzione delle sensibilit‡ dolorifica articolare. L’intervento, poco impegnativo per il paziente, viene eseguito in anestesia loco regionale, con ricovero giornaliero e porta ad ottimi risultati con scomparsa del dolore oppure a una sua riduzione variabile dal 50% al 80%. La guarigione e la ripresa di una normale attivit‡ avviene dopo circa 15 giorni e non Ë necessario ricorrere a immobilizzazioni post-operatorie o trattamenti riabilitativi.In molti casi, questo intervento Ë sufficiente per consentire un miglioramento funzionale soddisfacente pur lasciando invariata la situazione artrosica.In alternativa, si ricorre alla soluzione chirurgica pi˘ tradizionale che consiste fondamentalmente nellíeliminare líarticolazione malata.
Questo si ottiene in 2 modi:
a) la fusione delle 2 ossa (artrodesi); tale intervento tuttavia non viene quasi mai praticato dalla nostra Èquipe poichÈ comporta una riduzione del movimento del pollice e tempi di guarigione molto pi˘ lunghi a fronte di una ipotetica migliore forza e stabilità per il lavoro manuale pesante, oppure
b) la rimozione del trapezio (trapeziectomia) e la sua sostituzione con materiale biologico e/o stabilizzazione con plastiche articolari in sospensione, ottenute con varie metodiche. Si tratta di un intervento molto funzionale che lascia intatta líescursione articolare del pollice la cui apertura, rispetto la tecnica precedente, Ë sicuramente migliore anche la stabilit‡ Ë ottima cosÏ come la scomparsa del dolore
La scelta dellíintervento da eseguire va fatta in ogni caso in base alla gravit‡ del quadro clinico, líestensione dellíartrosi, le esigenze funzionali del paziente, ecc. e dovr‡ essere discussa con il chirurgo.L’intervento viene praticato in anestesia di plesso brachiale e con ricovero di 24 ore. Richiede un periodo di immobilizzazione di 3 settimane e una successiva graduale riabilitazione. L’uso normale della mano anche per attivit‡ normali pesanti Ë ottenuto in un arco di tempo compreso fra i 3 e i 4 mesi.