Protesi di spalla

L’intervento chirurgico di artroplastica con sostituzione protesica puÚ rappresentare l’unica valida soluzione di trattamento per diverse affezioni morbose dell’articolazione scapolo-omerale; trova indicazioni ad esempio in caso di OSTEONECROSI della testa omerale, in presenza di ARTRITE REUMATODE, nell’ARTROSI PRIMARIA o secondaria ad ESITI TRAUMATICI. In alcuni casi puÚ essere effettuato a scopo antalgico nelle ARTROPATIE DEGENERATIVE secondarie a lesioni irreparabili (di vecchia data) alla cuffia dei muscoli rotatori. PuÚ inoltre trovare indicazioni nella patologia traumatica acuta: FRATTURE PLURIFRAMMENTARIE DELLA TESTA OMERALE.

 

L’intervento consiste nella resezione delle componenti articolari ormai deformate e prive di cartilagine e nella sostituzione con componenti protesici artificiali composti da diverse leghe metalliche. A seconda della situazione locale puÚ essere scelta la sostituzione della sola testa omerale (endoprotesi) o di entrambe le superfici articolari (artroprotesi).
L’ancoraggio all’osso delle componenti metalliche avviene abitualmente con l’impiego di una speciale resina (cemento acrilico) o mediante un semplice incastro che consentir‡ un successivo ancoraggio “biologico” (protesi non cementate).
La scelta tra i diversi tipi di protesi viene effettuata in base a diversi fattori (qualit‡ del tessuto osseo, tipo di patologia, grado di deformit‡ articolare, et‡ del paziente).
Lo scopo dell’intervento Ë quello di restituire un’articolazione non dolente, in buon asse, sufficientemente mobile per poter eseguire i pi˘ comuni gesti della vita quotidiana.
Non va tuttavia dimenticato che la protesi, al contrario dei tessuti dei nostro organismo, non ha alcun potere di mantenimento biologico e che quindi, una volta impiantata, Ë destinata ad una progressiva usura. Tale usura sar‡ tanto pi˘ lenta nel tempo quanto pi˘ l’articolazione sar‡ ben impiegata. E’ quindi indispensabile avere dei riguardi per l’articolazione operata, seguire semplici regole di vita ed elementari precauzioni: occorre evitare traumatismi e sollecitazioni inutili.
Nei primi mesi successivi all’intervento chirurgico andranno inoltre evitati alcuni movimenti (extrarotazione dell’arto) che potrebbero favorire la lussazione della protesi, cioË il disassemblaggio dell’impianto con perdita dei rapporti tra i due componenti articolari.Protesi di spalla